Partite!

Avrei voluto mettere tre punti esclamativi a questo titolo per manifestare l’esaltazione e l’emozione che provo nel vedere il mio libro mettere delle piccole ali, ma per una che pretende di fare l’autrice, beh no, non si può, il punto esclamativo è uno, anche se siamo sul web!

Però ci sarebbero stati bene, ma anche di più, perché riuscire a vendere a degli sconosciuti il proprio libro in una vera libreria e fare anche una dedica su richiesta della persona che lo sta acquistando è un’emozione grande ed è stata immensa alla libreria Il Domani di Milano dove io e Anita ci siamo presentate. Con umiltà, la più profonda che siamo riuscite a trovare, ma con decisione, la più forte che siamo riuscite a trovare, perché dovevamo presentarci, io come autrice e lei come personaggio, e dovevamo convincere le persone che entravano che c’era un motivo valido per acquistare quel libro e per provare a leggerci!

Ce l’abbiamo fatta! Anita ha messo le prime alucce e io ho visto il mio libro cominciare a… beh non dico a spiccare il volo, che mi sembra esagerato, ma, se non altro, ad uscire dall’hangar.

Ho curato tutto di questo libro, non l’ho solo scritto, che già basterebbe, perché riempire la pagina bianca di cose sensate e potenzialmente interessanti e organizzare una struttura come quella del romanzo ho scoperto che è piuttosto complesso; ma ho fatto anche tutto il resto, l’ho impaginato, scelto la foto di copertina, creato la copertina, scelta la rilegatura, cambiate diverse tipografie, per ottenere il miglior risultato, adesso ho aggiunto anche la fascetta (“…perché la fascetta ci vuole…” come mi ha detto una furba libraia). Non posso dire che sia stato un parto o che per me sia come un figlio, sarebbe eccessivo e irreale, i figli sono ben altre cose, ma posso dire che l’impegno è stato davvero grande e che a Milano è stata una piccola grande soddisfazione!

#ilviaggiodianita continua…



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